A Simone Cerasuolo riesce finalmente (per lui non per noi) la rincorsa al titolo continentale. Il titolo dei 50 rana arriva in 27”29 in un podio che allo stadio del nuoto del Foro Italico parla ucraino e polacco e porta a due gli ori centrati dagli azzurri.
Se pensiamo sia impronunciabile il cognome del 2° classificato, KRYZHANIVS’KYY, ho trovato quello veramente hors catègorie, lo Zoncolan della pronuncia, assistendo alla semi dei 50 farfalla donne. Vince a mani basse l’azera SHEIKHALIZADEHKHANGHAH e ci basta sapere che il nome inizia con M.
Sicuro che è riuscita a scriverlo tutto e senza errori solo in 2. media.
Chiara Fontana dopo il p.b. in qualifica (2’18”90), lo abbassa ulteriormente in semi ma non riesce l’accesso alla finale a cui invece accede la compagna Radwan. Non basta il 2’18”27 stampato per entrare in finale e farla risultare 9^ e prima delle escluse.
Deve lavorare allo start: non può concedere un metro alle avversarie al tuffo.
Entra invece da 8° Matteo Oppioli con 1’50″27 (p.b.) nei 200 stile libero, dopo la qualifica in 1’51″62, caldo a dovere per la staffetta di chiusura di sessione, spara un 1’49″20 in quarta frazione che vale il podio per il bronzo della 4×200. lanciata da Galossi (un 2006 che nel pomeriggio non replica l’1.49 del mattino) con Dalla Costa e Gallina nelle frazioni interne.
Ah se esistesse una hit parade dei nomi candido la nuotatrice ungherese Ugrai che di nome fa Panna.