Piange il telefono – part 1 – la premessa

premeditatamente rubato ad ASTUTILLO SMERIGLIA

LA FABBRICA DEGLI EUFEMISMI

La fabbrica degli eufemismi non è mai in perdita. I suoi stabilimenti si trovano in fondo a una grande voragine sotterranea, lontano dagli schiamazzi della vita mondana, sulla riva del lago Cocito. Qui si danno da fare tanti graziosi lavoratori non specializzati a statura ridotta e di colore, vestiti con variopinte uniformi di un altro colore e di quell’altro colore ancora. Nella fabbrica degli eufemismi non ci sono discriminazioni di sesso, ma di genere, e in tanti anni di attività nessuno è mai stato licenziato, ma al massimo sollevato dal proprio incarico o allontanato con giusta (rispetto a un sistema di valori arbitrariamente scelto) causa. La gente non muore mai, ma scompare, manca, spira, trapassa, abbandona le mortali spoglie o passa a miglior vita, e tutti vivono in perfetta dialettica interna, con vigorosi scambi di vedute e venendo molto poco raramente alle estremità degli arti superiori. In pratica un paradiso altro diversamente terrestre.

Come spiega il grande successo della “loro” azienda?

Vede, gli eufemismi sono come i deodoranti, solo che non servono per profumare il corpo, ma la mente. Più la mente della gente emana sgradevoli odori, più c’è bisogno di eufemismi, ecco perché le vendite sono aumentate a dismisura negli ultimi anni. Se una persona ha dei pensieri sgradevoli riguardo a una certa cosa, per esempio nei confronti di una categoria di persone che giudica inferiore o che disprezza, invece di chiamarla col suo nome e provare vergogna davanti a tutti, può servirsi dei nostri prodotti e deodorare così i suoi pensieri. Ne abbiamo per tutti i gusti: sinonimi, litoti, perifrasi, neologismi, fino alle vere e proprie balle.

Ci può fare un esempio preciso?

No, non posso.

Chi sono i vostri clienti migliori?

Io non li chiamerei clienti. Il nostro è un servizio di pubblica utilità e in cambio non chiediamo denaro, ma solo un pezzettino di anima.

Nuovi progetti?

Ah, moltissimi. Uno staff di ingegneri è sempre al lavoro per trovare modi di esprimersi sempre più neutri per gente sempre meno esplicita. Noi vogliamo che anche le persone meno tolleranti e di mente non esageratamente aperta abbiano a disposizione parole per potersi esprimere in modo beneducato. È un loro diritto. E poi tenga presente che gli eufemismi col tempo si consumano.

Hanno una scadenza?

Certo. Un eufemismo funziona solo finché consente a chi lo usa di porre una distanza fra sé e la cosa nominata. Più si disprezza una cosa, più l’eufemismo deve essere elaborato. È come quando si raccolgono i bisogni del proprio cane, non lo si fa a mani nude. Col tempo, però, l’eufemismo diventa di uso corrente e quando sostituisce completamente la parola originaria, la distanza fra il nome e la cosa scompare e c’è bisogno di un nuovo e più elaborato eufemismo. Per questo presto lanceremo sul mercato nuovi prodotti, quali: “non non non vedenti”, “a non eccessiva pigmentazione riflettente tutte le frequenze della luce solare” e “cyborg metà uomo metà macchina a rotelle dotato di poteri diversamente super, quali l’andare più veloce della velocità del suono in un gas monoatomico di densità 1 kg/m3 alla pressione di 10-8 atmosfere”.

0,15 km/h?

Sì.

(continua)

2 commenti

  1. Una volta questo sito mi piaceva perchè parlava di sport, di ragazzi che nuotando e lavorando costantemente sono arrivati a grandi risultati.

    nel tempo la gestione del sito è cambiata: meno foto, meno materiale legato alla squadra ed ai risultati, sempre più commenti di differente natura, ed esternazioni ai più poco comprensibili, forse perchè tra le righe ci sono messaggi per chi è del settore, forse perchè il webmaster ha deciso di dare un taglio diverso da quello che fu inizialmente.

    Il webmaster è libero di gestire come più preferisce questo sito/blog….peccato che a me da tempo non venga più la voglia o la curiosità di seguire i risultati dei ragazzi visto che questo sito, che prima seguivo, è così cambiato.

    Peccato, all’inizio mi piaceva molto di più.

    • Ciao Michy, un noto blogger mi disse:
      Regola n.1 – non si può piacere a tutti.
      Regola n.2 – tienilo a mente
      Le cose te le butto giù così man mano mi vengono in mente, ma si potrebbero leggere anche dal fondo e risalire che non c’è un filo logico che le guida.
      Parto comunque un esempio in tempo reale: abbiamo una ventina di giorni, abbondanti, in cui non succederà nulla, visto che dalla coppa brema fino al 2° giro di qualificazioni al CRCP potrei mettermi lì a spulciare regione per regione, classifica maschi e femmine e stilare la classifica nazionale, ma si tratta cmq di un tappabuco e il tempo che ho a disposizione non è che me ne avanzi tanto. Comunque, in queste pause, come le estive d’altronde, c’era chi mi diceva che il blog era troppo statico, che non mettevo nulla, ora tu mi dici che sto divagando mi sto perdendo e non parlo solo di sport: MA IO NON SONO NUOTO.IT! (che è anche cambiato e non mi piace) ma neanche Antoine! (a cui facevo i pezzi del nuoto, con alcuni filmati ai campionati italiani compresi)
      Se ogni domenica avessimo delle gare se po’ ffà, altrimenti…. pausa? Non seguo tutto, vorrei ricevere i risultati degli esordienti ma mi sto ancora organizzando. Prima esisteva un miniclan …
      Io sono partito in tempi non sospetti con 2 princìpi: rendere disponibilia tutti le foto che facevo e colmare un vuoto di informazione per la 1a squadra quando il webmaster del sito ncghirlandina aveva cominciato a “tirare indietro” e poi per fare polemica, perchè sono una “pugnetta” e con la carta vetrata quando serve, e la telefonata di ieri mattina mi prude un botto. … ma il modo di metterla giù la trovo così vi rendete conto con chi mi scontro…
      Io ho sempre cercato qualcuno che mi desse spunti, idee, aiuti, materiale, foto attuali e/o amarcord. Risultato: poca roba e tanti bravo e pacche sulle spalle.
      Il sito, che in realtà è un blog personale (quindi di cazzeggio e non certamente di pura informazione), lo HANNO fatto migrare con forza su questa piattaforma che non conosco bene e che perdipiù mi piace relativamente. Lo space.live che utilizzavo prima con le foto in primo piano, verrà dismesso alla fine dell’anno e prima di perdere tutto hanno dato questa opzione migratoria. Ho preferito farlo ad inizio stagione per riuscire a sintonizzarmi per tempo, piano piano. Ho dovuto adattarmi. Ma ancora la sua forma non mi piace. Figurati che vorrei arrivare a mettere in streaming il ns meeting…
      Non ho perso le foto, ma attraverso il solito canale non sono visibili. Sto “pagando” un canone annuo di utilizzo PRO della piattaforma di flickr che prima utilizzavo come personale, ma mi occorre tempo per reinserire tutto visto che ero a oltre 4500 foto e non solo mie, visto che anche Zanfi e Manfredini hanno collaborato. Da anni nelle trasferte ci sono Morena e Paolo che (tampinandoli) continuano a mandarle, anche da Roma o altre località.
      E la cosa mi preme moltissimo, tieni presente che il 70% delle foto di nuoto che vedi suoi quotidiani (tutti Reggio compreso) sono mie o arrivano tramite me, così come quello che viene pubblicato, anche se in questo caso la percentuale è di molto superiore. E non ho nessuna preclusione per piccoli, disabili o altro.
      Inizialmente, e nello storico puoi vederlo, c’erano tempi morti e tante gare e che di solito sono concentrate in alcuni periodi. Lo sto portando in una direzione con meno tempi morti, ma proporre qualcosa del meeting di città di castello, (senza voler far torto volontariamente a loro se mai lo fanno) non me ne frega un cappero se non ci andiamo noi.
      Le critiche sono costruttive quando ci sono, servono per trovare un percorso, una linea gradevole e percorribile. L’adulazione invece ubriaca.
      Io ascolto tutti, i consigli o critiche sono ben accettati. In questo puoi fregiarti di essere il #1, non solo su wordpress, e sono quasi contento sia successo . E se mai te ne venisse voglia puoi contattarmi anche per mandare del materiale.
      Hai però solo detto quello che non ti va e che ti piaceva il vecchio, non cosa vorresti trovare, non si può restare fermi. Per me “…nuotando e lavorando costantemente sono arrivati a grandi risultati.” è la regola nel nuoto come di ogni sport. Si scrive per chi non se ne vuol rendere conto, ma funziona solo così: ero un agonista, non del nuoto, ma cmq agonista e padre di Martina che ne ha fatto, ora che ha deciso di smettere di nuotare, la sua regola di vita.
      vorrei avere il piacere di rileggerti.
      alla prossima e buon anno
      F

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