Ivan Basso

 "… tra preparatore ed atleta nasce una fiducia e una confidenza, una conoscenza ed una riconoscenza, un rispetto e un affetto dalla vita, dagli scambi, dalle parole di tutti i giorni, ma un atleta deve essere convinto di quello che fa, altrimenti non riesce a farlo con il completo coinvolgimento e trarne tutti i benefici. Fare un lavoro controvoglia, ma solo per rispettare una tabella o pensando di fare un favore a me, non ha senso. E’ indispensabile condividerlo. Di più: impossessarsene, appropriarsene, farlo suo. Ed esserne rassicurati, strada facendo. Perchè al primo ostacolo, infortunio, crisi, ci sarà sempre qualcuno che, senza cognizioni di causa nè di scienza, obietta che sarebbe stato meglio fare in un altro modo…"
Aldo Sassi

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