Europei Paralimpici di nuoto

Sempre molto concreto il bottino che Cecilia
Camellini
offre alla nazionale azzurra: oltre alla simpatia, 1 oro e 3 argenti.

I Campionati Europei IPC che si sono svolti dal 15 al 25 in Islanda a Reykjavìk
hanno sviluppato un percorso
di grande spessore,  culminato con un’impresa della formiginese.

Emozionante
l’esordio d’argento nei 200 misti con un 3’08 che la dice lunga sulle incertezze
e le condizioni gara dell’azzurra, se si considera che i suoi
tempi girano attorno ai 3’02”. Un errore in una virata e una strana alchimia
del regolamento dei campionati europei che hanno accorpato gli S11 nelle stesse
batterie degli ipovedenti (S12 e S13) che, come noto, non si avvalgono del
colpo sulla testa del proprio tecnico in prossimità del fine vasca, fanno si
che debba accontentarsi della seconda piazza.

Dopo un paio di giornate di
riposo, bissa l’argento nei 50 stile S11 dove si ripropone e si conferma il
risultato olimpico nel duello con la tedesca Shulte
nuotando in 32.78. Quindi  i 400 stile libero conclusi con il tempo di 5’29.18,
portano il nuovo record italiano e le consegnano la seconda posizione della gara
 combinata, con  un argento a categorie accorpate che ci sta proprio
tutto, anche se il regolamento è risultato poi essere ancor più penalizzante nei
100 dorso gareggiati secondo i medesimi regolamenti, riuscendo ad accedere solo
alla finale  per un 8° posto.
Cecilia dopo aver preso le misure alla competizione, ha chiuso i suoi impegni
raccogliendo il meritato titolo europeo nei 100 stile libero S11 in 1’09.67
sfiorando di 2/100 il record europeo che detiene da Pechino e superando
l’antagonista tedesca Shulte e la svizzera Cavin
con  la compagna di squadra Greta Carrara al 4° posto.


…il sogno continua.

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